teatro

La vita che ti diedi

2024

Foto © Luigi De Palma

"-sì, sì: per noi piangiamo; perché chi muore non può più dare - lui, lui- nessuna vita a noi, con quei suoi occhi spenti che non ci vedono più, con quelle sue mani fredde e dure che non ci possono più toccare."

Anno
2024
Autore
di Luigi Pirandello
Con
con Daria Deflorian, Federica Fracassi, Cecilia Bertozzi, Fulvio Pepe, Enrica Origo, Caterina Tieghi, Fabrizio Costella
Regia
Stéphane Braunschweig
Suono
Filippo Conti
Luci
Marion Hewlett
Scene
Stéphane Braunschweig
Costumi
Lisetta Buccellato
Assistente
Giulia Odetto
Produzione
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Emilia Romagna Teatro ER T / Teatro Nazionale

Stéphane Braunschweig, tra i principali registi della scena teatrale contemporanea e direttore artistico dell’Odéon – Théâtre de l’Europe di Parigi, approfondisce il legame con la scrittura di Pirandello: dopo i successi internazionali di Vestire gli ignudi, Sei personaggi in cerca d’autore, I giganti della montagna, Come tu mi vuoi dirige questo nuovo spettacolo per il Teatro Stabile di Torino. Scritta nel 1923 per la Duse, La vita che ti diedi è il testo più struggente del grande drammaturgo sul tema della maternità e del lutto. “Come può una madre sopravvivere alla morte del figlio?” si chiede l’autore. Semplicemente affermando che non è morto. O, più esattamente, fingendo che sia ancora vivo. Pirandello fa vacillare le nostre certezze, i nostri preconcetti: malgrado sappia che la realtà finirà per mettere fine all’illusione, ci fa capire quanto abbiamo bisogno di illusioni – ma di illusioni coscienti e non delle menzogne che ci raccontiamo – per restare in piedi. Quanto abbiamo bisogno di teatro per affrontare la vita.

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