Storia magica dell’Epifania, giorno delle apparizioni
Ho incontrato il maestro Christoph Marthaler (chi non sa chi sia vada subito su Google!) cantandogli una canzone. Chi mi conosce sa quanto io mi senta imbranata a cantare: vado in tilt, mi manca il fiato, mi emoziono. Eppure dovevo consegnargli un premio Ubu fuori dalla cerimonia ufficiale alla quale non aveva potuto partecipare, la giornata era bigia e io sapevo a memoria e in tedesco la canzone che Biancaneve canta pensando al suo Principe Azzurro, la cantavo in Magda e lo Spavento di Massimo Sgorbani in scena in quei giorni a Teatro i per la regia di Renzo Martinelli.
Marthaler era il mio principe, uno dei registi che più ammiravo. Mi pareva un miracolo anche solo essere insieme a lui nel foyer del Comunale di Bologna. E ho pensato: “Secondo me lo fai felice se ti lanci e aggiungi un po’ energia alla cerimonia.”Grazie a Luigi De Angelis (ricordate l’altro genietto del mio cuore appena pluripremiato per la nostra Trilogia della città di K.?) e a Cristina Ventrucci che mi hanno incoraggiata… eccomi là con la mia mano sul cuore di Christoph a emettere note discutibili, ma piene d’amore.
Oggi, dopo circa dieci anni, inizio le prove de “Il vertice”, una sua creazione e (insieme a Liliana Benini) sarò la quota italiana di questo gruppo di politici, scalatori, pasticceri che cercano di capirsi sulla sorti del mondo. Ricordo che il suo spettacolo in tour allora era Fede, Speranza e Carità (Glaube, Liebe, Hoffnung).
Voglio ricordare a me stessa, proprio nel giorno dell’Epifania, che quando ci slanciamo nella vita senza paura ma con amore, fede, speranza e un po’ di follia spesso la vita ci risponde con altrettanta forza e bellezza. Non è detto e la risposta può metterci anni ad arrivare, ma spesso spingersi un po’ più in là dei propri limiti, avere un po’ di coraggio anche nelle piccole cose aiuta. Io me lo dimentico spesso e voi?
P.s. Tra il pubblico quel giorno c’era Claudio Longhi che è uno dei produttori dello spettacolo con il Piccolo Teatro. E quanti fili e presenze e affetti ci sono in questa storia che poi tornano. Tutto si tiene no?