Federico, uomo d'arme a cavallo, bussa alla porta di un convento per riabilitare la memoria di Fabrizio, il fratello sacerdote morto suicida.
- Anno
- 2015
- Genere
- Drammatico
- Regia
- Marco Bellocchio
- Soggetto
- Marco Bellocchio
- Sceneggiatura
- Marco Bellocchio
- Produzione
- Kavac Film Roma
- Fotografia
- Daniele Ciprì
- Montaggio
- Francesca Calvelli, Claudio Misantoni
- Musiche
- Carlo Crivelli
- Scenografia
- Andrea Castorina
Federico Mai, giovane uomo d’armi viene spinto dalla madre a recarsi nella prigione convento di Bobbio dove suor Benedetta è accusata di stregoneria per aver sedotto Fabrizio, fratello gemello di Federico, e averlo indotto a tradire la sua missione sacerdotale ed al suicidio nelle acque del fiume Trebbia. La madre preme affinché Federico riabiliti la memoria del gemello e possa avere degna sepoltura, ma anche lui viene incantato da Benedetta che sarà condannata alla prigione perpetua e murata viva. Ma Federico, trent’anni dopo, diventato cardinale, incontrerà nuovamente Benedetta, ancora rinchiusa in quelle mura. Ai giorni nostri, bussa a quel portone del convento, trasformato poi in prigione e apparentemente abbandonato, Federico Mai, sedicente ispettore del Ministero, proprietario dell’immobile, accompagnato da Rikalkov, un miliardario russo, che lo vorrebbe acquistare. In realtà quel luogo è ancora abitato da un misterioso Conte che occupa abusivamente alcune celle dell’antica prigione e che si aggira in città solo di notte. La presenza dei due forestieri mette in agitazione l’intera comunità di Bobbio che sotto la guida del “Conte” tenta di vivere, grazie a frodi e sotterfugi, ostacolando in ogni modo la modernità che avanza inesorabilmente.
Globo d’oro 2016
Miglior musica a Carlo Crivelli
Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2015
Premio FIPRESCI: Miglior film Venezia 72
Candidatura al Leone d’oro a Marco Bellocchio