Foto di: ©Laila Pozzo
“Cosa ne pensa, Magda? Di questa trappola morale per cui nella storia di Biancaneve e i sette nani siamo portati a simpatizzare per degli esseri inferiori, ad attribuire a dei mostri un merito nella salvaguardia della bellezza?”
- Anno
- 2014
- Autore
- Massimo Sgorbani
- Con
- Milutin Dapcevic e Federica Fracassi
- Regia
- Renzo Martinelli
- Drammaturgia
- Francesca Garolla
- Suono
- Fabio Cinicola (dal vivo)
- Luci
- Mattia De Pace
- Produzione
- Teatro i
Il dialogo della morte, il dialogo dell’incubo. Il dialogo delle fiabe da raccontare ai bambini per farli stare buoni. Il dialogo impossibile eppure reale tra la infanticida e il genocida.
Un dialogo pieno di comparse, da Biancaneve ai sette nani, passando per Topolino, con Walt Disney che sorride sornione alla finestra del bunker.
“Magda e lo spavento”: in effetti c’è da aver paura, pensando alla storia, la Storia con la esse maiuscola.
Si ride, si scherza, si flirta amabilmente con l’uomo nero e, per farlo, bisogna avere il sangue freddo di Magda Goebbles, essere capaci di far amabilmente morire sei piccoli cuccioli d’uomo, il freddo del cianuro e il bacio della buona notte.
A conclusione della trilogia ecco arrivare l’innominabile, l’osceno, Heil Hitler!
Teatro i presenta l’ultima tappa di “Innamorate dello spavento”, l’unico dei tre testi a vedere in scena proprio Mein Führer, orribile, eppure bellissimo agli occhi idealizzanti delle sue seguaci, forte, eppure debolissimo, l’uomo di razza dalle origini incerte.
Press release
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"A officiare questo sabba conficcato nei meandri della follia psicotica in una prova di grande fisicità e talento l’indomita Federica Fracassi si conferma attrice fuoriclasse"
Francesco Motta, Il Sole 24 Ore
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"Milutin Dapcevic e Federica Fracassi raffinati e veri. Immersi pienamente nella loro arte teatrale, drammatici e grotteschi in grado di rendere ogni sfumatura del testo, ogni carismatica traccia del “ disegno della regia."
Angela Villa, dramma.it
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"In una grande prova attoriale, Federica Fracassi – Magda e Milutin Dapcevic – Hitler danno vita a sincopate fantasmagorie in cui parlano più che altro di Topolino e di Biancaneve (…) ricordandoci che anche l’orrore nazista aveva radici "troppo umane" per dirla con Nietzsche."
Michele Weiss, La Stampa
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"Mi ha particolarmente colpito la straordinaria capacità degli attori, Milutin Dapcevic e Federica Fracassi, di comporre una partitura perfetta di gesti, parole, sguardi con una scenografia sonora composta da musiche e canzoni popolari, suoni e rumori proposti dal vivo. Federica Fracassi paralizza lo spettatore con la sua voce dalle mille tonalità e il suo corpo frammezzato e consapevole. La sua Magda Goebbels accenna a passi di danza, costruisce sequenze di azioni necessarie e precise, si trasforma in una paurosa incarnazione del male, in una seduttrice sapiente, in una bambola da carillon. E Milutin Dapcevic inquieta nella parte di Hitler, lucido e folle, stralunato."
Alberica Archinto, Cultweek
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"I due arrivano persino a ballare sotto la pioggia come Ginger e Fred. Il loro resoconto sull’esistenza è leggero, nostalgico, ancora irrimediabilmente privo di compassione e umanità per se stessi e per il mondo"
Fulvio Fulvi, Avvenire
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"Come in un club fumoso, lui ( Milutin Dapcevic), dandy, compassato come Sandro Lombardi, bianchissimo, già cadaverico, come Gomez de La Famiglia Addams, con punte accese d’intensità pulsante), lei (Magda – Federica Fracassi tip tap e folgorante forza e impatto) sembrano discorrere sui massimi sistemi. E’ un girare attorno, come lo squalo con il surfista, è un mirare a vuoto nel Mare Magnum delle possibilità intellettive mentre sono e rimangono fisicamente bloccati, attendendo la fine, nel buco de ragno."
Tommaso Chimenti, IlFattoQuotidiano.it
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"Federica Fracassi è attrice generosa e impavida, che accetta sfide nei territori più impervi della scena non convenzionale.(…) E’ una Magda Goebbels scossa da tremiti nervosi, capace letteralmente di incarnare il lucido sproloquio della sua protagonista in crescendo verbali e fisici di spaventoso, controllatissimo furore. Con lei, Milutin Dapcevic è un Hitler schizofrenico di una sgradevolezza da manuale."
Simona Spaventa. La Repubblica
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"Qui splendono la freschezza e l'energia di questa attrice, nell'ampia gamma delle sue qualità: la nota del dolore che raggiunge toni espressionisti; il senso di una teatralità d'antan, ricca, romantica, gioiosamente narcisista; la passione per i cambiamenti e i travestimenti; la curiosità di testi nuovi."
Laura Mariani, ATeatro.it
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